Certe
volte ti osservo, e mi pare che qualcosa di te si riversi direttamente
tra i miei sentimenti, senza alcun filtro. Lei sorride, non dice niente,
però lentamente si alza, gli sfiora una mano quasi con noncuranza, se
ne va, come aveva precedentemente deciso. Ci vediamo stasera, queste le
parole rimaste nell’aria, quasi una promessa, una possibilità, una
speranza.
Il giorno
procede, i pensieri rincorrono piccole finalità, altre persone entrano
nel campo visivo scambiando parole, opinioni, definizioni più o meno
composte di ciò che dev’essere. In alternanza, lui si ferma un momento,
richiama alla mente la tua inamovibile presenza, e dentro di se sente
qualcosa sorridere, quasi un elemento di differenza profonda con tutti
gli altri.
Vorrei un
caffè, spiego al barista. La visione d’insieme dei gesti consueti che si
possono svolgere durante lo sviluppo di una serie di momenti qualsiasi,
è spesso un’idea, o una voglia, oppure un pensiero; ancora più spesso
soltanto un’abitudine, la ricerca di calcare le solite orme lasciate sui
pavimenti il giorno avanti, o chissà quando. Il giorno sembra solo un
lasso di tempo da riempire di contenuti sereni, senza asperità.
Infine
qualcosa lo chiama da dietro, non una voce o un suono conosciuto,
piuttosto un segnale, la lusinga di un elemento di curiosità. Si volta, e
un lampo improvviso entra nel suo piccolo mondo. Mi chiedo, cosa potrà
mai essere una sensazione non sorretta da qualcosa di razionale? Quello
che è, pensa, così lascia che cali l’importanza inversamente alla
delusione che prova, e probabilmente affronta il prossimo quadro
d’insieme con una consapevolezza maggiore.
Osservo il
quadrante dell’orologio: ancora pochi minuti, forse, un’ora al massimo.
Lui ondeggia tra confusi pensieri cumulativi, assapora un desiderio che
annulla qualsiasi altra cosa. Eccoti, infine. Come stai? Dici senza
interesse, quasi per abitudine. Ti osserva, forse ritrova la medesima
impressione che conosce quasi da sempre. Dico: mi sei mancata, anche se
devo abituarmi all’idea di trascorrere giorni e periodi senza di te. Non
sono sfuggente, rispondi. Cerco soltanto di preservare le tue
percezioni dalla noia inevitabile che proveresti, se soltanto cercassi
con te una vicinanza maggiore.
Bruno Magnolfi
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