Poi
sentiva la macchina arrivare sul retro, lo sportello sbattuto, le scarpe
sopra i tambureggianti gradini di legno. Avrebbe sempre voluto urlare
in quel momento, inscenare un dolore che non sapeva neanche lei da dove
potesse provenire, se non da ognuno di quei pomeriggi dolenti,
silenziosi, marcati solo dal viaggio, dallo spostamento costante e
continuo di tutta la sua abitazione, controcorrente, non verso il mare,
ma verso le montagne lontane, dove stavano le sorgenti di tutte le cose.
L’acqua scorreva al suo fianco, la navigazione era lenta e costante,
certe volte l’orizzonte pareva quasi a portata di mano.
Era felice
del suo ritorno, certo, ma dentro a quel sentimento qualcosa sembrava
assorbirne ogni dimostrazione, come se il tempo solitario appena
trascorso ne reclamasse per sé almeno una parte. Quello era il momento
più difficile del giorno, quel veloce trapasso da una stato a
quell’altro: qualsiasi cosa sarebbe stata migliore potendo evitare
quell’attimo. Certe volte aveva voglia di piangere, in altre occasioni
era andata persino a nascondersi, come ad evitare una fase che il suo
spirito non riusciva a sorreggere. Si sentiva raggiunta in quel momento,
affiancata da lui, come se il suo lento percorrere il fiume avesse
trovato in quell’attimo qualcosa capace di farle piegare la testa,
inchinata ad una specie di volontà superiore.
Certe
volte si sentiva soltanto come una bambina; non ne aveva mai parlato con
lui: lui l’abbracciava, le sussurrava piccole dolci frasi, mostrava la
sua gioia, forse gli sembrava di incarnare ogni volta il ritorno
dell’eroe senza meriti, quello che torna e basta, come è giusto che sia,
lasciando alle spalle, con indifferenza, una battaglia vinta oppure
perduta. Lei certe volte sentiva la sua presenza ancora distante, ma
lasciava che tutto scorresse con naturalezza, come il fiume là accanto,
anche se il suo inconfessato dolore pareva gonfiare poco per volta il
suo stato, spingerla via, come un vento impetuoso, lontano il più
possibile da quella terribile attesa.
Infine
tutto accadde come per caso: lei uscì di casa per non sentire quel
morso, seguì incantata l’onda del fiume che quel giorno pareva lasciarla
navigare in maniera molto più libera di quanto si fosse mai immaginata,
e quando lui tornò a casa, semplicemente, lei non c’era più.
Bruno Magnolfi
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