Sarebbe stato un giorno indimenticabile il prossimo, uno di quelli che forse segnano un intero periodo dell’esistenza di un uomo, ma nonostante lui fosse perfettamente a conoscenza di questo, nonostante avesse maturato da tempo la consapevolezza precisa di ciò che appariva essere uno dei momenti fondamentali della sua vita, si sentiva adesso assolutamente tranquillo, nessun segnale di apprensione sembrava minimamente turbarlo. Negli ultimi tempi, questo era forse il segreto della sua serenità, si era mentalmente preparato, almeno negli aspetti più evidenti, e soprattutto aveva cercato di mettere a fuoco la migliore psicologia utile per affrontare adeguatamente la situazione, ed adesso che aveva perlustrato tutte le possibilità che si sarebbero potute verificare, gli pareva addirittura inutile, se non dannoso, continuare a riferire i propri pensieri a quell’argomento.
Ciò che doveva succedere, anche se non era del tutto evidente, pareva comunque qualcosa di certo, almeno questo era quanto riusciva a supporre. In fondo, aveva spesso pensato, tutti viviamo in funzione del proprio futuro, che sia prossimo oppure remoto, e lui, che credeva di conoscere perfettamente il destino segnato in quel giorno a venire, all’improvviso sembrava però quasi disinteressarsene, come se nel cuor suo avesse già superato la prova di quel decisivo momento.
Si sarebbe alzato dal letto, la mattina seguente, questo era sicuro, proprio come ogni giorno; avrebbe indossato i suoi vestiti di sempre, si sarebbe preparato per uscire di casa, come ogni mattina aveva fatto. Con indifferenza completa avrebbe affrontato quella giornata, e soltanto ad un tratto si sarebbe ricordato che quello era proprio quel giorno prestabilito, quello che aveva aspettato da sempre. Allora si sarebbe immobilizzato in mezzo agli altri, proprio al centro delle cose ordinarie in cui stavano tutti, e forse avrebbe sorriso tra sé, mostrando una soddisfazione ineguale del senso che stava prendendo, da quel momento in avanti, la sua stessa esistenza.
Bruno Magnolfi
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